L'ombra del Torturatore
Con questo L’ombra del torturatore ha inizio uno dei cicli di science-fantasy più osannati
negli ultimi venti anni. In uno stile elegante e raffinato, lirico e sublime, Gene Wolfe ci
narra le cronache di Severian il Torturatore, in un futuro talmente distante da
rassomigliare al passato più remoto. Alla corporazione dei torturatori non si accede per
diritto di nascita: solo i figli delle vittime possono esservi ammessi. Nella grande cittadella
di incorruttibile metallo grigio il giovane Severian e i suoi compagni apprendisti studiano
per raggiungere il rango di Maestro Torturatore, imparando gli antichi misteri della
corporazione, legati al giuramento di torturare e uccidere i nemici dell’Autarca.
Ma con l’arrivo di Thecla, una donna bella e intelligente che per le sue indiscrezioni ha
perso il posto nel circolo interno delle concubine della Casa Assoluta, la vita cambierà per
Severian. La sua disobbedienza alle regole che gli sono state insegnate è causa del suo
esilio dalla Città: accompagnato solo dalla mitica spada del torturatore, Terminus Est,
donatagli dal suo maestro, Severian si accinge ad un lungo viaggio verso la lontana Thrax,
la Città delle Stanze senza Finestre. Un viaggio che lo porterà attraverso l’immensa Città
e gli farà incontrare personaggi strani e misteriosi come i gemelli Agia e Agilus, che lo
spingeranno a un arcano duello sul Campo Sanguinario, o ancora Dorcas, la misteriosa
ragazza che gli apparirà sulle rive del Lago degli Uccelli, dove giacciono i morti. Un viaggio
lungo e pieno di insidie che lo condurrà all’Artiglio del Conciliatore, la gemma dai poteri
miracolosi, e, chissà, forse allo stesso trono della Casa Assoluta.
Viviani