Boston 2010: XXI Supercoppa
È il 31 dicembre del 2010. Tra poche ore, comincia la finalissima di palla ovale tra la
squadra dei San Francisco Prospectors e quella dei Minutemen del New Engiand. T. K.
Mann, asso dei Prospectors, si sta preparando negli spogliatoi. A 34 anni si sente vecchio,
e il suo sanguinario rivale, Harv Matision, ha giurato di fargli la pelle. Perché nel 2010 il
football americano, che già oggi è uno degli sport più violenti che esistano, si è
trasformato in uno scontro tra gladiatori. Gli atleti scendono in campo corazzati come
guerrieri medioevali, armati di clave, giavellotti, pugnali, carabine, e la partita, anziché allo
stadio, si svolge in un quartiere urbano sgomberato per l'occasione Disseminato di
telecamere. Tutto è pronto per la XXI Supercoppa. Ma mentre assistiamo, ora per ora,
alla cronaca della truce battaglia, una serie di flash-back altrettanto drammatici ci rivela a
poco a poco perché questa particolare Supercoppa sia diversa da tutte le altre. Ci sono
misteriosi retroscena, strane interferenze, ciniche macchinazioni, dietro la grande partita.
E T. K. Mann, eroe al tramonto, ha ancora parecchie carte da giocare: prima fra tutte
quella della vendetta.
Tellini