Le città volanti |
Ed essi avranno le stelle, Una vita per le stelle, Il ritorno dall’infinito e Il trionfo del tempo |
sono i quattro romanzi che compongono la famosa epopea galattica de Le città volanti, |
per la prima volta pubblicati in Italia in volume unico e in edizione integrale. Un’opera |
complessa e avveniristica sul futuro della Terra, una previsione agghiacciante sul futuro |
dell’uomo. Una saga che è sempre stata considerata, da critici, lettori e appassionati del |
genere, una delle colonne portanti della narrativa fantascientifica. |
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Questa raccolta comprende quattro romanzi, scritti tra il 1955 e il 1962, nell'ordine |
cronologico di una storia del futuro. |
Protagoniste sono le città volanti, che Blish definisce "Okie", prendendo a prestito un |
termine dello slang americano. (Gli "Okie", infatti, sono i braccianti nomadi americani, in |
particolare quelli dell'Oklaoma, colpiti negli anni '30 da una grave carestia. ) |
Il tema generale di questa tetralogia è la storia futura delle città che, staccatesi dal suolo |
del pianeta mediante un sistema speciale che neutralizza la forza di gravità, se ne vanno, |
come ciclopiche astronavi, vagabonde per lo spazio interstellare. Incontro a mille |
avventure. Incontro a terrificanti catastrofi. Alla ricerca di mondi alternativi, inseguendo |
l'eterno e millenario sogno di Ulisse. |
L'opera blishiana ha la cadenza e l'ampio respiro di una grande sinfonia alla Van Vogt, le |
dimensioni oniriche e il vagheggiamento utopistico alla C.S. Lewis, e realizza, con una |
perfetta sintesi tra cultura scientifica e cultura umanistica, l'aspirazione dell'uomo |
moderno. Le catastrofi apocalittiche alle quali inevitabilmente porterà il progresso |
scientifico, l'inaridimento dei sentimenti ("quanto più avanzerete nella scienza, fa dire |
Brecht a Galileo, "tanto più vi allontanerete dall'umanità") si riscattano nell'ottimismo e |
nella fiducia che Blish nutre per l'uomo, quell'uomo che, anche sperduto fra spazi |
interstellari, non dimentica mai la propria dimensione terrestre e la cui forza interiore, una |
forza dinamica, ma non distruttiva, una forza "divina", ne fa sempre il protagonista |
assoluto di queste storie e l'artefice del proprio destino. |
Tellini/Cottogni |