La stirpe dell'uomo |
Tutto cominciò con Egan Drake, vagabondo e infelice visionario. Figlio nevrotico di una ricca |
famiglia, Egan morì giovanissimo, lasciandosi alle spalle un sogno possente: perché Egan si |
proponeva di espandere l’umanità fra le stelle. |
Poi venne Megan Drake. Bella e piena di talento. Megan fece suo il sogno del fratello e, con il |
denaro di suo zio, lo rese realtà. Nel misterioso quartier generale della Fondazione Raven nel |
Nuovo Messico, Megan radunò esperti di una miriade di campi diversi. Ma solo cinque |
avevano un’importanza fondamentale: i capi dei dipartimenti di astronautica, biologia, scienza |
del computer, difesa personale, e propulsione a fusione. Questi cinque infatti avrebbero |
donato i loro geni agli uteri elettromagnetici che ogni nave avrebbe portato con sé nello |
spazio. |
Il progetto era tanto semplice quanto era grandioso nei suoi fini. Mille minuscole astronavi si |
sarebbero dirette verso le stelle e sarebbero atterrate su pianeti di tipo terrestre, dove |
avrebbero sfornato decine di coloni ben addestrati. Ogni colonizzatore sarebbe stato il |
prodotto del miscuglio ottimale dei geni derivati da Megan e dai cinque capi di dipartimento. |
Ogni nave avrebbe avuto poi la possibilità di creare dei cyborg per autodifesa e per le |
necessarie riparazioni. Ma gran parte della tecnologia usata era nuova e non sperimentata a |
sufficienza, e nessuno avrebbe potuto prevedere cosa sarebbe accaduto alla fine di un |
viaggio lungo millenni se, per esempio, un cyborg si fosse innamorato della sua creatrice... o |
se ci fosse stato un incontro con degli alieni ostili... |
Viviani |