I signori del cielo
Che cos’è un popolo senza memoria? Meno ancora dell’ombra di se stesso. Ecco perché a
Dharbek esistono gli Mnemonikos, cui è affidata la memorizzazione e tradizione orale della
storia e dei miti. E Daviot non poteva che diventare uno di essi dopo che la visione di un
vascello volante dei cavalieri Kho’rabi - il braccio armato degli stregoni di Ahn-feshang -
aveva così colpito la sua fantasia che, di quell’incontro, aveva dimostrato di ricordare
vividamente ogni attimo, ogni dettaglio.
Ma gli Mnemonikos viaggiano attraverso il paese, vedono mille cose e così Daviot scopre
l’ingiustizia e la sopraffazione su cui si regge l’equilibrio del suo mondo: scopre i Mutati -
animali antropomorfizzati fino alle soglie della condizione umana, ma utilizzati come schiavi
- e comincia a dubitare perfino della santità del perenne conflitto con i Kho’rabi, che
aveva dato sempre per scontato. Ma la via che porta alla pace è solitaria e dolorosa,
tolto un pugno d’amici e una donna che lo ama: è la via di un rinnegato.
Troverà Daviot le risposte che cerca? Quello che è certo è che esse sono nell’estremo
nord, dove si sono ritirati i Signori del Cielo, i Draghi, diventando leggenda nella terra di
Dharbek.
Viviani