La Terra che ho lasciato dietro di me
Perché sprecare nell'esplorazione spaziale miliardi che potrebbero essere utilmente
impiegati nella costruzione di scuole e ospedali o per alleviare le sofferenze del Terzo
Mondo? Dal giorno in cui è stato lanciato il primo Sputnik questa lagna non ha avuto un
momento di sosta e ora la si sente riprendere anche a proposito di ciò che gli autori di
fantascienza dovrebbero o non dovrebbero scrivere: perché interessarsi di lontane stelle e
pianeti, invece di approfondire sempre di più la conoscenza del cuore umano? Ma il cuore
umano è ed è sempre stato—se così si può dire—avido di mettere piede su stelle e pianeti
lontani! Per cui, come la mettiamo ? Senza contare che queste continue lagne suscitano
e accrescono inevitabilmente nel lettore, come nel protagonista di questo romanzo e nei
suoi avventurosi compagni di spedizione, la voglia di lasciare la Terra molto lontano dietro
Tellini