Le avventure del commissario Sanders del fiume |
Gli indigeni della regione sotto il suo controllo lo chiamavano familiarmente “Sandi”. Era |
commissario governativo delle colonie inglesi dell’Africa Centrale, ed esercitava la sua |
autorità senza limiti. Viaggiando sul Grande Fiume con il suo battello Zaira accompagnato |
dai suoi fedeli houssa aveva imparato a conoscere tutte le popolazioni del posto e |
nessuno poteva beffarsi di lui. C’erano gli indolenti akasava, che si animavano soltanto |
quando dovevano partire per una razzia; c’erano gli okori, vittime di tutti, fintanto che |
non arrivò a comandarli un capo di nome Bosambo, che era evaso dalla colonia penale. |
C’erano i furbi isisi e c’erano molte altre etnie. Sanders conosceva e sapeva capire gli |
umori di tutti. Lui riusciva sempre a sedare, a volte anche con ferocia, qualsiasi tentativo |
di ribellione o di insofferenza al Governo. Ma se controllare i negri per lui era cosa di |
normale amministrazione, ogni volta che arrivava un bianco dalla madre patria erano guai. |
Fosse un missionario, un giornalista, un esploratore, un inviato del Governo, essi |
riuscivano sempre a creare impicci con gli indigeni e sempre Sanders doveva intervenire |
per sistemare le cose e riportare tranquillità nella regione. Un classico della narrativa |
d’avventura ambientato nelle regioni africane sotto protettorato inglese. Guerre, ribellioni, |
razzie, stregoni e incantesimi, dipingono in questo libro un affresco degli antichi costumi e |
usanze di differenti etnie che il mondo moderno ha dimenticato. |
Viviani |