Cyberworld |
CyberWorld aprì i battenti ufficialmente il 1° gennaio 2048. Era grottesco che un posto |
dove non esistevano differenze di sesso, di religione, di pelle, dove non si costruivano |
ghetti, o si praticava l’emarginazione o si combattevano guerre, fosse in realtà un |
non-luogo, in quanto esisteva solo nell’infinito flusso ottico che portava la vita |
informatizzata in ogni angolo del pianeta. Era come dire che uno spazio del genere |
avrebbe potuto vivere solo nelle fantasie degli uomini. Ma per la prima volta nella storia, |
l’uomo avrebbe potuto dar corpo fisico ai propri sogni. |
Ben presto però CyberWorld si rivelò molto meno idilliaco e pacifico del previsto. Per sua |
natura, infatti, CyberWorld non apparteneva ad alcuno stato mondiale, inoltre consentiva |
di mantenere un assoluto anonimato. Fu proprio questa estrema libertà a condurre i |
peggiori ladri di informazioni e i più astuti agenti di spionaggio industriale a fagocitare |
tutte le informazioni disponibili. |
Ma era possibile sostenere una società assolutamente anarchica? Venne quindi il |
CyberCode, un vero e proprio codice di leggi e di regole di comportamento, rispettato da |
chiunque fosse entrato nel ciberspazio. Ma qualcuno non era d’accordo: un gruppo |
tecno-religioso estremista i cui seguaci, trascinati dalle follie visionarie di Angel@01, si |
fecero chiamare Virtualisti. |
Ed è questo il vero inizio di una storia drammatica e inquietante, uno sguardo inedito sul |
nostro futuro cibernetico... |
Vegetti |