La tigre della notte
”Era un’età dell’oro, un’epoca di sublimi evventure, di vite ricche e morti rognose... ma
nessuno lo pensava. Era un futuro di grandi fortune e ruberie, di saccheggi e rapine, di
cultura e vizio... Ma nessuno lo ammetteva. Era un’epoca di estremi, un affascinante
secolo di mostruosità”, e in quel tempo Gully Foyle stava morendo. Per l’esattezza, moriva
da centesettanta giorni a bordo di un relitto lasciato a marcire nello spazio. Ma se avesse
trovato la forza di uscirne, se avesse potuto salvarsi da quella trappola, avebbe inseguito
il suo nemico ovunque si nascondesse, nel sistema solare... Così comincia la metamorfosi
di Gully Foyle, un manovale qualunque, in una sorta di semidio dell’odio, in uno dei massimi
capolavori della sf moderna.
Tellini