| Pianeta d'acqua | 
| Il « pianeta d’acqua » h un mondo lontano, colonizzato dagli scampati al naufragio di | 
| un’astronave terrestre. Piatta, immensa distesa marina, offre tuttavia quanto basta ad | 
| un’esistenza dura, nella quale la morte è sempre in agguato, e può assumere gli aspetti | 
| piu stupefacenti. Undici generazioni si sono succedute sul pianeta inospitale, vivendo su | 
| distese vegetali galleggianti e strappando alle acque, spesso a caro prezzo, ciò che loro | 
| necessita. Questa insolita civiltà umana (la più originale, forse, fra le tante escogitate da | 
| Vance) si è adattata ormai alla durezza del suo ambiente. Ha una sola difficoltà: il mondo | 
| acquatico è il regno dei mostruosi Kragen, dimoranti negli abissi. Ad uno di essi la colonia | 
| è tributaria: come ad un re, o meglio ad un dio. La storia che Vance ci narra è in pratica | 
| quella di una liberazione: la liberazione degli umani dalla schiavitù nei confronti della | 
| bestia. Per questo, saranno necessari sofferenza, coraggio, e armi costate letteralmente | 
| sudore e sangue. La lotta infatti è duplice: contro il mostro, e contro la dittatura che | 
| pretende di agire in suo nome. La meta finale – come in tante altre opere di Vance – è il | 
| recupero della dignità dell’uomo. Una storia avventurosa, e allo stesso tempo un apologo | 
| amaro e profondamente vero sulle debolezze e gli eroismi della natura umana, da parte di | 
| un autore tornato, grazie a « Futuro » e «Orizzonti», ai vertici della popolarità. | 
| Tellini |