La terra morente
In un futuro così lontano che persino il profilo dei continenti è mutato e dove il sole è un
gigante rosso e morente che dardeggia in un cielo di un blu intenso, i remoti discendenti
dell’umanità vagano fra le città in rovina e le vestigia di civiltà scomparse da millenni.
Nuove razze si sono evolute e, fra di esse, nuove creature mai viste finora; la scienza
sembra svanita nel nulla e la magia ha ripreso il dominio su di un mondo al crepuscolo,
come già era accaduto agli albori della Terra. E in questo scenario indimenticabile dove
aleggia un’atmosfera piena di suoni, luci, colori alieni e misteriosi, con forme di vita strane
e meravigliose come neppure in sogno potrebbero apparirci, si compie il destino e
l’avventura di personaggi indimenticabili: Turjan di Mijr che cerca il segreto per creare la
vita intelligente, Pandelume, il mago che vive nel magico eden di Embelyon, T’sais, la
bellissima donna che egli ha creato, Mazirian il Mago e il suo giardino di piante
semi-senzienti, Cugel l’Astuto con il suo fantastico viaggio in una terra crudele e remota,
abitata da strane genti e mostri insidiosi, e Guyal di Sfere, un giovane affamato di
conoscenza che vuole visitare il famoso Museo dell’Uomo, dove fra i reperti di un passato
dimenticato e le menti sepolte nella polvere potrà forse trovare una risposta ai suoi
quesiti. Il ciclo della Terra Morente è un miracolo narrativo irripetibile, il grande classico
che ha rivelato il talento di Jack Vance e che rimane a tutt’oggi la sua opera più famosa e
Tellini