Incontri nel cosmo
Tempo: 1704 Anno Domini. Luogo: il mare dei Caraibi in un afoso pomeriggio estivo. È qui
che ha inizio il romanzo scritto dal grande Alfred Elton Van Vogt, una meravigliosa storia di
viaggi nel tempo e di straordinarie avventure tra i pirati e gli spadaccini del diciottesimo
secolo. Nathan Fletcher, gentiluomo inglese caduto in disgrazia e privato ingiustamente
dei suoi beni dai Tories, i conservatori al potere in Gran Bretagna, è il valoroso capitano di
un vascello pirata, abituato alle rudezze dei suoi uomini e a vivere in un mondo di
violenza e di intrighi: ma certo, pur nella sua vita piena di rocambolesche avventure e di
improvvisi capovolgimenti di fronte, mai Fletcher si è trovato ad affrontare problemi come
l’arrivo di una poderosa astronave da battaglia del venticinquesimo secolo carica di sinistri
robot o la misteriosa resurrezione, in uno stranissimo battello alieno, della giovane Lady
Patricia Heminstan, da lui catturata e buttata spietatamente in mare. E ancora più
misteriosa è la comparsa di un giovane mozzo, Billy Tood, reduce, a suo dire, dal naufragio
di una nave contro una scogliera. In realtà tutti questi avvenimenti hanno una causa
comune, uno spaventoso collasso temporale che rischia di distruggere il tessuto
connettivo dell’intero universo; e toccherà proprio al giovane “mozzo”, che in realtà
proviene dal lontanissimo futuro ed è dotato di poteri straordinari, il difficile compito di
salvare il mondo da questa improvvisa catastrofe cosmica.
Viviani