Figli del domani
A Porto Terra, l' incredibile metropoli dalla quale il genere umano si spinge verso gli spazi
siderali, dalla quale la
poderosa Flotta Cosmica è partita alla esplorazione delle stelle lontane, uno straniero
invisibile si aggira nelle strade e tra i viali che coprono gli interminabili corridoi sotterranei
rilucenti di metallo e di macchine e di 'finestre' aperte sullo spazio, spiando con freddi
occhi di osservatore ostile la nuova società che si è sviluppata su di un pianeta che ha
risentito profondamente dei mutamenti operati dal volo spaziale. Mentre gli uomini sono
lontani, impegnati in un'assurda guerra spaziale mai dichiarata e in una lunga fuga verso il
pianeta madre, a Porto Terra sono rimaste soltanto le donne e i bambini, isolati dal resto
del mondo, immersi in una bizzarra atmosfera nella quale futuro e passato sembrano
mescolarsi e confondersi in un clima di pura alienazione, essi devono organizzarsi,
accumulando, nel corso dei lunghi anni dell'attesa, un rancore profondo verso quello
spazio che li ha privati di una vita normale, di una famiglia normale, di un'esistenza
normale.
A Porto Terra i ragazzi si organizzano in gruppi, si autodefiniscono jabbers e obbediscono
alle regole durissime di una so-
cietà di tipo calvinistico, nella quale il sesso è rigorosamente bandito. E quando John
Lane, il Comandante della Flotta Siderale, ritorna a casa dopo la più lunga e drammatica
crociera nell'infinito di tutti i tempi, la situazione precipita rapidamente verso il punto della
crisi: i giovani si ribellano agli adulti, gli adulti lottano tra di loro, mentre l'ombra della
ciclopica flotta aliena grava ai confini del Sistema Solare, oltre l'orbita lontana di Plutone.

Dopo vent'anni di silenzio letterario, Alfred Elton van Vogt, il più celebre scrittore di
fantascienza di tutti i tempi, ha
ripreso a scrlvere; Figli del Domani, un'opera che unisce alla novità delle idee un
rinnovamento profondo dello stile, non è
solo un poderoso affresco di vita futura, ma costituisce anche una delle più feroci satire
dell'american way of life, e della stupidità umana in generale. Un'opera che costituisce il
Cottogni