Pianeti da vendere
Di immensi imperi galattici la fantascienza ne conta non pochi: dai più primitivi, popolati di
mostri, di cadetti spaziali e di principesse, ai più complessi e articolati, con tanto di
filosofie e di intrighi d'alta politica. È un tema affascinante e inesauribile, sul quale Van
Vogt (in collaborazione con sua moglie) impegna qui tutta la sua bravura di narratore: il
suo « impero » è però un particolarissimo impero industriale, un campo di battaglia per
grandi compagnie rivali, che si disputano con astuzia e ferocia i tesori dell'univeno, senza
esclusione di colpi e di pianeti.
Di immensi imperi galattici la fantascienza ne conta non pochi: dai più primitivi, popolati di
mostri, di cadetti spaziali e di principesse, ai più complessi e articolati, con tanto di
filosofie e di intrighi d'alta politica. È un tema affascinante e inesauribile, sul quale Van
Vogt (in collaborazione con sua moglie) impegna qui tutta la sua bravura di narratore: il
suo « impero » è però un particolarissimo impero industriale, un campo di battaglia per
grandi compagnie rivali, che si disputano con astuzia e ferocia i tesori dell'univeno, senza
esclusione di colpi e di pianeti.
Di immensi imperi galattici la fantascienza ne conta non pochi: dai più primitivi, popolati di
mostri, di cadetti spaziali e di principesse, ai più complessi e articolati, con tanto di
filosofie e di intrighi d'alta politica. È un tema affascinante e inesauribile, sul quale Van
Vogt (in collaborazione con sua moglie) impegna qui tutta la sua bravura di narratore: il
suo « impero » è però un particolarissimo impero industriale, un campo di battaglia per
grandi compagnie rivali, che si disputano con astuzia e ferocia i tesori dell'univeno, senza
esclusione di colpi e di pianeti.
Di immensi imperi galattici la fantascienza ne conta non pochi: dai più primitivi, popolati di
mostri, di cadetti spaziali e di principesse, ai più complessi e articolati, con tanto di
filosofie e di intrighi d'alta politica. È un tema affascinante e inesauribile, sul quale Van
Vogt (in collaborazione con sua moglie) impegna qui tutta la sua bravura di narratore: il
suo « impero » è però un particolarissimo impero industriale, un campo di battaglia per
grandi compagnie rivali, che si disputano con astuzia e ferocia i tesori dell'univeno, senza
esclusione di colpi e di pianeti.
Di immensi imperi galattici la fantascienza ne conta non pochi: dai più primitivi, popolati di
mostri, di cadetti spaziali e di principesse, ai più complessi e articolati, con tanto di
filosofie e di intrighi d'alta politica. È un tema affascinante e inesauribile, sul quale Van
Vogt (in collaborazione con sua moglie) impegna qui tutta la sua bravura di narratore: il
suo « impero » è però un particolarissimo impero industriale, un campo di battaglia per
grandi compagnie rivali, che si disputano con astuzia e ferocia i tesori dell'univeno, senza
esclusione di colpi e di pianeti.
Di immensi imperi galattici la fantascienza ne conta non pochi: dai più primitivi, popolati di
mostri, di cadetti spaziali e di principesse, ai più complessi e articolati, con tanto di
filosofie e di intrighi d'alta politica. È un tema affascinante e inesauribile, sul quale Van
Vogt (in collaborazione con sua moglie) impegna qui tutta la sua bravura di narratore: il
suo « impero » è però un particolarissimo impero industriale, un campo di battaglia per
grandi compagnie rivali, che si disputano con astuzia e ferocia i tesori dell'univeno, senza
esclusione di colpi e di pianeti.
Tellini