L'agonia degli immortali |
Daly 1444 è un privilegiato, nel mondo chiuso della Civiltà. Ha ottenuto il grado di |
Scienziato, ha come compagna la donna più desiderabile del suo mondo, una città |
completamente meccanlzzata che conserva tutto ciò che è rimasto dell'antico splendore |
della Terra. Al di là del mondo della Civiltà regna il grande deserto delle Terre perdute, |
spazzato da raggi mortali che annientano ogni forma di vita e impediscono al mondo |
esterno di contaminare la città degli Immortali. Ma c'è |
una regola ferrea: ogni uomo deve avere il suo posto, in questo mondo. Quando il |
meccanismo spietato di selezione dichiara che l 'utilità di uno Scienziato è cessata, egli |
può scegliere tra due alternative: l'esilio nel Deserto, fuori del confini della Città, oppure la |
morte indolore, nei forni di eliminazione dei Centri d'Inutilità. E tutti scelgono la morte: |
perché nelle Terre Perdute il mondo è popolato di paria, di strane creature, e di ancor più |
strani misteri. |
Ci sono i seguaci degli antichi, che predicano la religione dei Padri e vivono nella pace e |
nella tolleranza; ci sono gli emissari delle grandi civiltà d'Oriente, come l'enigmatico Vu |
Sen, che passano la vita immersi nella filosofia e nelle meditazioni; ci sono i barbari |
sovrani delle lande perdute, che non conoscono legge né misericordia, e spazzano la |
regione degli altipiani, formando poderose armate, decisi a conquistare il mondo della |
Civiltà. |
E quando Daly 1444 viene improvvisamente arrestato e sottoposto a un processo |
sommario che culmina con la condanna ai forni di eliminazione, egli compie il gesto che da |
innumerevoli generazioni nessuno aveva mai osato compiere. Si lascerà esiliare: |
raggiungerà il mondo esterno, sfidando la morte... deciso a ritornare per spezzare per |
sempre le mura che tengono isolata la |
Civiltà, deciso a riportare nel mondo la speranza. Ma non sa, in quel momento, a quali |
terribili catastrofi porterà la sua decisione... L 'agonia degli Immortali presenta una nuova |
scrittrice, Rena Vale, alla quale dobbiamo una tra le opere più |
originali e bizzarre degli ultimi anni; un romanzo nel quale il gusto dell'avventura si mescola |
a considerazioni paurose sul futuro del mondo. È un romanzo, questo, che affronta |
veramente in un nuovo modo l'epos classico del crepuscolo della civiltà: e ci trasporta |
attraverso paesaggi ignoti, fino alla drammatica conclusione. |
Cottogni |