Il diario di Eva
Storia universale "trascritta dal romanzo originale "Il diario di Eva" è una delle ultime opere di
Twain (1906), ben lontana dallo spirito divertente e picaresco dei suoi romanzi più celebri.
Amato dai suoi contemporanei come scrittore d'avventura, autore di alcuni tra i più vivaci ed
esplosivi romanzi dell'Ottocento americano, Mark Twain è ricordato come l'epico creatore di
Tom Sawyer e Huck Finn, i piccoli ribelli scapestrati che hanno popolato le nostre fantasie di
adolescenti. Più tardi la sua opera venne apprezzata sotto il profilo stilistico e formale, come
il primo geniale tentativo di rinnovare il romanzo americano introducendovi lo slang e la
parlata negra. "Il diario di Eva" affiora alla superficie della produzione di Twain come un
reperto affatto anomalo rispetto sia ai romanzi di avventura, sia agli scritti di satira politica
successivamente riscoperti e rivalutati dalla critica. E infatti la storia, narrata in prima
persona, di Eva nei giorni della creazione del mondo. Eva è figura soave, ciarliera, romantica,
"nomina" le cose e gli animali, "inventa" il fuoco e l'amore, dà la parola ad Adamo, gli crea
attorno il Paradiso terrestre, fantastica su di lui e sulla fine di un sogno. Un delizioso,
affascinate racconto reso ancor più poetico dalle illustrazione d'epoca di Lester Ralph.
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