Oltre le tenebre
Secondo appuntamento con l'orrore e con i suoi massimi esponenti (non che gli autori
siano poi cosi brutti...). Questa volta il nostro obiettivo si è avvicinato al presente, pur
conservando ancora qualche inevitabile contatto con ere incredibilmente lontane dalla
nostra: colpa di Robert Bloch e August Derleth; che nei loro racconti ci ripropongono due
frammenti inediti del ciclo di Cthulhu. La fantasia di Lovecraft (anche lui presente
nell'antologia con un'opera inedita firmata a quattro mani con l'infaticabile Derleth) sembra
aver scaturito un ciclo di orrori che ancora oggi interessa profondamente gli scrittori
angloamericani (e italiani). I nostri incubi tornano comunque nell'orbita del quotidiano con
T. Sturgeon e con il racconto che rimane ancora oggi la sua opera più chiara e più
angosciosa; per averne la prova è sufficiente controllare le pagine di qualche quotidiano o
le pagine di Charles Fort. Henry Slesar (gradito ritorno) presenta un orrore squisitamente
medico, allargando la dimensione del sospetto che dilaga fra le mura di casa con i racconti
di Harold Lawlor (e i suoi poetici omini verdi) e di Edogawa Rampo, il primo autore
giapponese presentato in Italia con un racconto di questo genere. Non è finita: manca il
patto con il demonio, alla schiera dei nostri stilemi fantastici, ed ecco Henry Kuttner che
ce lo ripropone con una variante davvero fatale. Tutti soddisfatti?
Tellini