Dracula
Accompagnato da ininterrotta fortuna, riconfermata dal successo del film di Francis Ford
Coppola, Dracula di Bram Stoker è l'ultimo grande romanzo gotico e al tempo stesso,
forse, il più famoso: spettrale, altero, spietato e sottilmente erotico, il pallido Conte (il cui
nome è ormai sinonimo di vampiro) appartiene a quei pochi personaggi che entrano a far
parte dell'immaginario collettivo, impongono un genere, divengono un simbolo, una sorta di
dimensione. "Una figura", come notava Thomas Wolf, "che costringe a confrontarci con
misteri primordiali: la morte, il sangue, l'amore e i loro reciproci legami", cosicché "il
risultato cui Stoker perviene è questo: ci fa comprendere, attraverso la nostra
esperienza, perché si dice che il vampiro sia invisibile allo specchio. Egli c'è, ma noi non lo
riconosciamo, dal momento che il nostro stesso viso lo cela".
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