L'occhio del purgatorio |
La fantascienza ci ha abituato a ogni tipo di viaggio: nello spazio, nel tempo, nelle altre |
dimensioni. Sembrerebbe che non ci siano altri viaggi da fare, ed ecco invece questo |
originalissimo romanzo di Jacques Spitz introdurci al viaggio nella causalità. La causalità è |
il rapporto che unisce causa ed effetto; evadere da esso, trovare una ”linea di fuga” che |
lo eviti, significherebbe veramente uscire dalla realtà. Cosi, almeno pensa Christian |
Dagerloff dell’Istituto Pasteur di Parigi, il deus ex machina di questa storia sorprendente. |
Per effettuare il viaggio nella causalità, Dagerloff alleva un parabacillo estratto dalla lepre |
siberiana, sostenendo la teoria che gli uomini e animali non vivono nello stesso tempo. La |
mosca, l’ape, la mucca, la lepre, vivendo un attimo prima dell’uomo, riescono ad anticipare |
leggermente le intenzioni e le mosse. Il parabacillo anticipa dunque il tempo, e inserito nel |
nervo ottico di una persona permette di vedere non tanto il futuro quanto il ”presente |
invecchiato”, sempre più invecchiato man mano che il bacillo prolifica. Cosi il protagonista, |
l’artista Jean Poldonski, può vedere le cose ”nello stato in cui sarebbero diventate in |
seguito”. Ma l’illusione di aprire le porte della quarta dimensione e sconfiggere il tempo e il |
preludio a una terrificante avventura, una tra le opere più brillanti prodotte dalla |
fantascienza europea e qui riproposta in edizione integrale. |
Tellini |