Il continente perduto
Norman Spinrad è uno degli autori più conosciuti ed apprezzati dagli appassionati di
fantascienza, non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo. Anche se il suo esordio
fantascientifico risale solo al 1963, ha avuto modo in questi anni, non solo di farsi
apprezzare per la forza d'urto e la maturità sempre presenti nei suoi scritti, ma anche per
il linguaggio che usa in modo sempre appropriato al contesto relativo alle avventure di
volta in volta narrate, e che a volte manipola secondo criteri tutti suoi ed esclusivi.
Scrittore "contestatario", e come tale prediletto dai giovani, sviluppa nei molti racconti
presenti in questa antologia gli elementi d'inquietudine propri del mondo contemporaneo,
come i nuovi limiti della morale, la violenza, le tensioni razziali, il condizionamento della
personalità tramite i "media", la corruzione politica.
Ovviamente però, essendo uno scrittore di fantascienza, questi assunti li immette in
narrazioni che ipotizzano l'immediato futuro,quali il tema del dopobomba, la ricerca
dell'immortalità, l'ibernazione, la definitiva mercificazione di ogni attività umana.
Ed ancora ci presenta una America asservita alla droga ed alla televisione, e la lotta per il
potere assoluto ed esteso a tutta l'eternità. È sicuramente una delle antologie più mature
scritte dall'autore del quale non dobbiamo dimenticare quel JACK BARRON E L'ETERNITÀ da
noi pubblicato, che costituisce una pietra miliare della narrativa di fantascienza.
Cottogni