Il pianeta dell'esilio
Le esperienze dell'ultima guerra ci hanno reso familiare la parola «resistenza »; di una
Resistenza americana, però, nessuno ha mai sentito parlare; gli Stati Uniti, nei due secoli
della loro esistenza, non hanno mai provato l'amarezza della dominazione nemica. Ma cosa
riserba l'avvenire? Jerry Sohl non è ottimista a questo riguardo, non si fida che gli uomini
possano servirsi delle loro meravigliose scoperte solo a scopi pacifici e prevede una guerra
breve ma disastrosa in cui gli Stati Uniti e i loro alleati avranno la peggio. Il nemico è duro
e spietato e il suo giogo è pesante. Inoltre come si può sperare di liberarsene quando
esso ha cosparso l'atmosfera terrestre di un terribile virus che ucciderebbe tutti se ogni
mese ciascuno non si sottoponesse all'inoculazione di un vaccino? Ma Emmett Keyes è
miracolosamente immune al morbo, e decide di fuggire da casa, nella speranza di trovare
qualcuno insofferente come lui del dominio del nemico, e che abbia il desiderio di liberare
la sua terra. Emmett è giovane e ingenuo, e incappa in tremende avventure e in rischi
d'ogni genere, ma è anche testardo e deciso, e riesce a trovare quello che cercava:
un'organizzazione di resistenza che si prepara a liberare il mando. E' un'organizzazione
nuova, inimmaginabile, quale solo un'ardita ma intelligente fantasia poteva inventare, pur
restando nel contempo umanissima e possibile.
Tellini