Racconti orientali
Se "l'Inferno dantesco magnifica la nozione di carcere, quello di Beckford i cunicoli di un
incubo", scriveva Jorge Luis Borges nella sua introduzione al Vathek , apparso molti anni fa
nella "Biblioteca di Babele" da lui, diretta per l'editore Franco Maria Ricci. E al pari della
sua opera più nota, anche in questi racconti, sospesi tra mistero e incanto, tra un
susseguirsi di meraviglie e di magie, Beckford ci consegna delle pagine affascinanti. Una
narrazione che al piacere del racconto unisce gli splendori di luoghi dove tutto è
meraviglioso; e tutto ciò che è meraviglioso e governa la vita degli uomini è degno del
principe più potente, che però dimentica una profezia: "Sventura al temerario che vuole
sapere quel che dovrebbe ignorare" .
Bonazzi