Il pianeta Shakespeare
Da quasi mille anni l'astronave lanciata dalla lontana Terra viaggiava attraverso l'abisso
degli spazi siderali, alla ricerca di un mondò sul quale un giorno gli uomini potessero vivere
e trovare nuovi orizzonti: come una creatura senziente, guidata da un centro di comando
che riunisce le menti di tre esseri umani del passato, legati per sempre ai meccanismi
elettronici e ai perfetti calcolatori che tracciano la rotta attraverso gli spazi ignoti,
l'astronave non conosce esitazioni
ne timori, decisa a portare il suo equipaggio, conservato in animazione sospesa per tutto il
volo siderale, su un mondo che non sia di ghiaccio o di fuoco, di gas venefici o di rocce
riarse, per obbedire al piano di esplorazione del cosmo stabilito da uomini scomparsi ormai
da secoli. Ma quando l'astronave giunge finalmente su di un pianeta abitabile, solo un
membro dell'equipaggio è sopravvissuto al lungo viaggio: un guasto alle cellule di
animazione sospesa ha ucciso tutti gli altri,
e Carter Horton è solo. Solo, con il complesso sistema di guida e comando della Nave, e
con un robot di nome Nicodemus, che sembra un goffo e bonario robot domestico ma che
è in grado, a seconda dei casi, di attingere a molti cervelli positronici, producendo
incredibili sorprese. Ma sul pianeta lontano quasi mille anni luce dalla Terra, Horton scopre
di non essere arrivato per primo... perché sul pianeta vive un misterioso allieno, che si fa
chiamare: Carnivoro e che parla la lingua dei terrestri, lingua che afferma di avere appreso
da un umano di nome Shakespeare, giunto su quel mondo attraverso un tunnel
che unisce le stelle e i pianeti più lontani. Ma il tunnel non ha uscita... e Horton si ritrova
perduto su di un mondo strano e antico, le cui vaste rovine fanno pensare a qualche
misteriosa catastrofe che abbia distrutto una specie di altissima civiltà. E ben presto le
notti del pianeta appaiono pervase da una presenza immensa e misteriosa... come
se un'entità inimmaginabile domini ancora l'aria e la terra del Pianeta di Shakespeare...
Cottogni