Cap. VIII |
Anni senza fine è considerato per originalità e audacia di concezione il capolavoro di |
Clifford D. Simak, vincitore del Premio internazionale di fantascienza del 1952. Il lento |
declino della specie umana, simboleggiata dalla dinastia dei Webster, l’abbandono da parte |
dell’uomo delle città divenute ormai un relitto di epoche preistoriche, l’avvento della |
civiltà canina, le formiche alla conquista del pianeta, il mistero dei Mutanti, sono descritti |
con forza e inventiva impareggiabili. Anni senza fine non è soltanto uno dei punti più alti |
della letteratura fantascientifica, ma anche opera di poesia, soffusa di mesta e pensosa |
Tellini |