Torre di cristallo
Al di là del completo panorama di un mondo futuro, questo romanzo eccezionale ci invita a
riflettere sulla definizione dell’uomo e dell’intelligenza e ci mostra una ricerca di
comunicazione che è già di per sé profondamente religiosa. È l’anno 2218. In questa
società di viaggi istantanei e di uomini artificiali - gli “androidi” - comincia a sorgere sulla
tundra artica la torre di Simeon Krug: un titanico trasmettitore, destinato a rispondere ai
segnali provenienti dallo spazio. Krug è dominato dall’ansia di parlare con le stelle, ma non
si accorge che intorno a lui sta per scoppiare una crisi: senza saperlo, egli è diventato
una figura divina, e ora le sue responsabilità sono quelle di un dio.
Krug è stato deificato dagli androidi che egli stesso progetta e costruisce, e tra gli
androidi primeggia l’“alfa” Thor Guardiano, braccio destro di Krug ed esponente di un
movimento segreto basato sulla fede che Krug libererà gli androidi dalla schiavitù. Così,
mentre la torre continua a innalzarsi emblematicamente, la tempesta sociale e personale
s’addensa intorno ai protagonisti, fino a raggiungere un vertice narrativo e drammatico
raramente toccato dalla fantascienza.
Viviani