Le due facce del tempo |
Pochi mesi su un'astronave che viaggia appena al disotto della velocità della luce |
equivalgono, sulla Terra, a parecchi anni. E gli astronauti che tornano, dopo tre, quattro, |
cinque anni, dalle stelle più vicine a noi, trovano il loro mondo invecchiato di secoli. È la |
cosìddetta contrazione di Fitzgerald, un ostacolo che sembra insormontabile e che crea |
tra gli uomini una segregazione più assoluta e crudele di quella razziale: da una parte i |
terricoli, ammucchiati nelle loro mostruose e sovraffollate città, dall'altra gli spaziali, chiusi |
nei loro ghetti ai margini degli astroporti. Tra gli uni e gli altri c'è soltanto invidia, |
risentimento, livore; e gli uni e gli altri si sentono prigionieri del proprio angusto, |
soffocante modo di vita. Ogni tanto capita che uno di loro passi dall'altra parte, tenti il |
grande salto verso le deserte profondità del cosmo o, al contrario, verso gli abissi |
formicolanti delle metropoli. Un semplice cambio di prigione? |
Tellini |