I testimoni di Joenes |
Narrano le cronache del tempo che un giorno, quando ancora esisteva un grande |
continente chiamato Amerika (o qualcosa di simile), un giovane, puro di cuore e aperto di |
mente, partì dalle felici Isole del Sud per conoscere la terra dalla quale erano venuti i suoi |
genitori. Armato della sua chitarra e delle sue speranze, questo giovane, Joenes, approdò |
sulle rive di questo mitico continente, conoscendone subito i pericoli e le insidie. Si dice - |
ma forse è solo leggenda - che nel corso della sua prima notte in quel luogo opprimente, |
egli fu arrestato per avere fumato qualcosa di proibito, e per avere fatto troppo |
frastuono, in compagnia di due amiche appena conosciute, in una camera nel quartiere del |
porto. Si dice che egli venisse condotto davanti ai tribunali del luogo, e condannato |
ingiustamente; e che, in seguito, egli abbia esplorato quei mondo strano e |
incomprensibile, svolgendo molti lavori (camionista, industriale, soldato, intellettuale, |
professore, diplomatico, agente segreto, e così via) e diffondendo la Parola a quelle genti |
infelici e smarrite che adoravano cervelli elettronici e strani idoli, di volta in volta bottiglie |
di liquori, frigoriferi, lavatrici, e altri innominabili marchingegni. Naturalmente, forse questo |
non è vero.., per fortuna non esiste alcuna prova concreta che un posto così orribile sia |
mai esistito, e certamente oggi, nell’anno 3.000, noi sappiamo che nulla del genere potrà |
mai esistere, nelle nostre isole felici… |
Tellini |