Pizzeria Inferno |
Pizzeria Inferno è un romanzo realista e insieme allucinato, grottesco ma fedele alle cose, |
ironico e tremendamente serio, vulcanico, luciferino, infernale ma nello stesso tempo |
commovente: il romanzo di un vero scrittore, innamorato di Napoli, e delle sue vittime. |
Intenerito perfino da quelle inquietanti, misteriose palle di carne umana che, simili a bolle |
di lava, emergono dal sottosuolo e si aggirano per la città uccidendo uomini e donne |
colpevoli di aver ripudiato la vita. |
Wanda, Carla, Pisellino, il guappo Peppino, il boss Angelo 'o Cardillo, Deborah il travestito, |
Miss Mortorio, il musicista solitario Cardito Raffaele, Iris, la ragazza con la Voglia, |
l'ispettore Mancuso, i guardaspalla Jatta e Sputo, il pescatore Gegè Consuelo sono tutti |
morti viventi di un Inferno vero e terreno. Anche il grande Totò torna a parlare in questo |
romanzo che confonde i confini tra realtà e incubo, fra poesia e violenza, fra miserie della |
quotidianità piccolo-borghese e nobiltà, grandezza delle imprese malavitose. La città è |
ormai preda dell'incredibile. L'assurdo è diventato la norma. I dannati non abitano il mondo |
dei morti ma quello dei vivi: dattilografe dalla vita tragicamente in rosa, assessori che |
mantengono i loro sfruttatori, maghe e travestiti, giovanissime prostitute e poliziotti |
conniventi con la camorra, guardiani dei cimiteri, informatori, guardoni, pescatori che si |
trasformano in spacciatori, drogati, scippatori, tassisti esibizionisti, giovanissime ragazze |
"profughe" dall'hinterland, registi omosessuali, subacquei che galleggiano morti, scheletri |
che sodomizzano uomini e donne, boss che esibiscono pubblicamente la loro strepitosa |
virilità, una volta l'anno, come il miracolo di san Gennaro. Sesso, sesso, sesso. Ma nelle |
forme più perverse, ossessive, violente. Le forme della vita di una città che solo il |
sottosuolo - la vita vera - forse potrà far rinascere. |
Vegetti |