Apocalisse su Argo
"Mi chiamo Jason e sono il più perfetto infallibile ed egocentrico computer mai fabbricato.
E guido la mia astronave tra mille pericoli alla volta di un pianeta lontano, per impiantare
una nuova colonia di umani nello spazio. Purtroppo l'altro giorno la dottoressa Chandler,
uno degli astrofisici, è morta. Un suicidio, dico io, ma il marito è convinto che Diana sia
stata ammazzata da me. Dal computer di bordo, come nei vecchi film di fantascienza.
Inconcepibile, non trovate? Ma, per una volta, vero."
----
Sawyer ha buone idee e le sviluppa per bene, nel presente romanzo ne dà addirittura due
al prezzo di una.
Per essere precisi le idee non sono nuovissime ma è interessante come ha sviluppato la
principale e cioé l'astronave quasi generazionale.
La seconda idea, che però non ha ampliato più di tanto, è quella del contatto/messaggio
inviato da una civiltà lontanissima (almeno 1500 anni luce).
Il romanzo si svolge tutto all'interno della astronave Argo, immensa astronave/arca ed il
tutto è spiegato già fin dalla prima pagina.
La vicenda prende subito una piega strana, il computer di bordo che comanda e controlla
tutta la astronave uccide una componente l'equipaggio ed in questo caso Jason (il
computer) ci ricorda tanto HAL di 2001 Odissea nello spazio.
Contemporaneamente Jason in segreto sta tentando, ed in parte ci riusce, di tradurre il
messaggio arrivato dalla lontana costellazione Vulpecola. Il messaggio è arrivato poco
prima la partenza della Argo ma e qui parla Jason:
- Fu la mia gente a riceverlo, ma lo mantenemmo segreto finché non fu partita l'Argo.
Perche Jason uccide la dottoressa Chandler valente astrofisica?
Chi è la "mia gente"?
Perché non dice nulla del messaggio?
Perché l'ex marito della Chandler sospetta qualcosa e addirittura che si stia viaggiando
verso un'altro luogo?
Tellini/Cottogni