La mummia
Quando l'egittologo Lawrence Stratford riesce a violare, dopo anni di ricerche, la tomba di
Ramses, certo non si aspetta di scoprire, accanto alla mummia del faraone, un busto in
marmo di Cleopatra, vissuta almeno mille anni dopo. Affascinato da quello che appare
come un vero enigma, lo studioso interroga allora gli antichi papiri, ed essi gli narrano una
vicenda straordinaria e inquietante: grazie a un elisir che lo ha destinato (o condannato?)
all'immortalità, Ramses ha infatti potuto attraversare i secoli, vivere una nuova esistenza,
amare - riamato -la regina Cleopatra e infine riaddormentarsi, forse per sempre.
Ma Stratford non può sapere che, penetrando nella tomba, ha ridestato il faraone dal suo
sonno... Tornato alla vita, Ramses si trova dunque nella Londra edoardiana e, complice la
figlia di Stratford, Julie, assume l'identità dell'egittologo Reginald Ramsey. Circondato da
un'aura di mistero e diffidenza, altero e quasi indifferente al destino delle cose umane,
Ramses è in realtà ossessionato dai ricordi, prigioniero dell'immagine di Cleopatra. Deciderà
quindi di riportare anche lei alla vita, innescando così una spirale di orrore che rischia di
travolgere lui, la dolce Julie e tutti quelli che lo circondano...
Con la consueta maestria, Anne Rice riesce a fondere storia e fantasia in un modo così
naturale da suscitare nel lettore la sensazione di vivere un sogno a occhi aperti in un
tempo insieme concreto e immateriale, dove i confini fra la realtà e la leggenda sono
mutevoli come i profili delle dune nel deserto.
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