Lo schiavo del tempo |
Mentre si trova bloccato in fin di vita in una baita d'alta montagna, uno studioso |
dell'antica civiltà sumera viene salvato dall'inattesa quanto provvidenziale visita di un |
misterioso, bellissimo giovane. Il visitatore, che è sorprendentemente in grado di |
trasformare a piacimento le proprie fattezze, rivela di chiamarsi Azriel, e di essere un |
demone con una lunga e struggente storia da raccontare. Lo studioso non resiste al |
fascino magnetico di quell'apparizione fiera e malinconica e accetta di farsi scrivano, |
raccogliendone l'incredibile testimonianza. |
Azriel racconta di essere lo spirito di un giovane ebreo babilonese che per amore verso il |
suo popolo prigioniero in Mesopotamia è caduto in un inganno ordito da sacerdoti pagani e |
negromanti, i quali gli hanno strappato l'anima e ne hanno fatto un demone in balia del |
mago che di volta in volta possiede le ossa delle sue spoglie mortali. |
Dalla Babilonia dei mille dèi all'Asia Minore dei filosofi greci, dalla Strasburgo squassata |
dalla Peste Nera alla Parigi satanista di fine Ottocento, Azriel attraversa il mondo come |
l'alito della Storia. Un soave angelo senza memoria, un demone legato al retaggio della |
propria originaria natura umana, che lo rende sensibile anche alle lusinghe del male. |
Il viaggio di Azriel attraverso i secoli lo porta fino alla New York dei nostri giorni, dove |
finalmente sembra tornare in possesso della sua volontà e della coscienza del proprio |
passato. Forse riuscirà addirittura ad accedere a quella scala celeste che sola può |
strapparlo al crudele incantesimo che lo condanna per l'eternità a essere il Servitore delle |
Ossa. |
Vegetti |