Nell'abisso di Olduvai |
Olduvai è una gola rocciosa nelle pianure del Serengeti, nel nord della Tanzania. È il luogo |
dove nel 1931 Louis e Mary Deakey scoprirono i resti del più antico antenato dell’Homo |
sapiens, l’Uomo del Basso Pleistocene, che visse due milioni di anni fa. È qui che giunge una |
spedizione aliena per ricostruire la storia dell’umanità, cinquemila anni dopo la sua estinzione: |
fra di essi, un Archeologo, uno Storico, un Esobiologo, uno Studioso di manufatti e un |
Mistico. E c’è un altro componente, Colui-che-Vede, una figura dai poteri straordinari, che |
può “sentire” ed evocare con nitidezza la storia di un oggetto semplicemente sfiorandolo. |
Gli alieni sono venuti a Olduvai per risolvere un enigma. Mai infatti è esistita una razza così |
diversa da tutte le altre come l’Uomo. Dopo 17.000 anni da quando si affacciò nello spazio, |
superando i confini del pianeta natale, la razza umana si è estinta. Ma in quest’arco di tempo |
- che è un intervallo brevissimo su scala cosmica - ha scritto un capitolo di storia galattica |
destinato a durare per sempre. Ha conquistato le stelle; ha colonizzato milioni di pianeti, |
governato un impero con volontà ferrea. E ora, cinquemila anni dopo la sua estinzione, le |
vette e gli abissi che seppe raggiungere sono ancora un mistero che stimola l’immaginazione |
e la curiosità delle razze del cosmo. |
E la risposta può essere qui, sulla Terra, nella gola rocciosa dove egli superò per la prima |
volta la barriera dell’evoluzione, vide le stelle con occhi diversi, giurando che un giorno |
sarebbero state sue. |
E attraverso il tocco e la visione di una creatura aliena rivive la parabola dell’umanità, in una |
storia toccante e profonda. |
Viviani |