L'incanto del lotto 49 |
Sotto forma di trascrizione fantastica, di finzione magica e grottesca, di parodia erudita, i |
Materiali Inquietanti sono apparsi all'orizzonte 'della narrativa americana col |
decadere del realismo. È il tentativo di aggirare il termine di paragone della realtà |
esorcizzandolo, di istituire un commento cifrato e chiaroveggente: in definitiva, è la |
ricerca di una nuova mitologia del romanzo, che accomuna in una stessa lettura |
tendenziosa John Barth e Susan Sontag, Stephen Schneck e Thomas Pynchon. |
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Come in V., il romanzo che lasciò stupiti per la sconfinata invenzione narrativa, Pynchon |
intesse la realtà americana a una storia del passato, catalogo truccato e capriccioso dei |
misteri che ogni epoca eredita dall'epoca precedente. Il «Trystero», il favoloso servizio |
postale clandestino di cui Oedipa Maas trova tracce in ogni canto – in uno pseudodramma |
giacobita risuscitato con prodigiosa sottigliezza ironica, in una collezione di francobolli, in |
tutte le varie categorie di diseredati, di maniaci, di saggi che desiderano comunicare in |
libertà – diventa la metafora di una clandestinità |
dell'esistere, di un'arbitrarietà dei linguaggi. |
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Una fiabesca assenza di causalità presiede al susseguirsi degli eventi; la coincidenza |
è assunta come motore narrativo in una profusione di significati. Se da un lato tende |
al romanzo-gioco incorrotto, L'incanto del lotto 49 è una scatola di enigmi, minacciosi |
o divertenti, che rimandano a un'allegoria dell'inquietudine contemporanea. |
Fabriani |