Saturno sopra le acque
Tutto comincia il giorno in cui Tim Bedford, giovane innamorato della sua arte ma anche
della vita, va al capezzale di una cugina morente e riceve da lei - ultima volontà -
l'incarico di rintracciare il marito, del quale, partito anni prima per il Cile, non aveva saputo
più nulla. Era sparito, senza lasciare traccia. Anzi no, lasciando un foglietto con
scarabocchiati di furia nomi forse di luoghi e di persone e un segno, una linea ondulata
con sopra un numero, un otto. Nient'altro. Il nostro pittore accetta l'enigma e la sfida:
andrà a cercare lo scomparso, per pietà verso la cugina defunta, ma anche perchè
l'avventura comincia a piacergli. Ma il mistero pare distendersi sul mondo intero, e già
prima della partenza comincia a svelarsi e a dipanarsi la confusa matassa dell'Ondulata
Otto. Dietro quei nomi strambi scarabocchiati sul foglietto - nomi russi, americani e
tedeschi - ci sono persone vive, uomini e donne, scaltri, crudeli, terribili. È un complotto
internazionale di cervelli e di volontà sovrumane: laboratori di ricerca scientifica in angoli
remoti e sinora disabitati del Sudamerica; agenti comunisti e guardie armate, naziste
nell'anima; magnifiche ragazze con padre miliardario, vecchio e fissato; scienziati che
scompaiono o si svuotano d'ogni volere sotto l'azione di una droga potente e nuovissima;
banchieri australiani che trafficano in combutta con la polizia e finalmente Pat, il veggente
della montagna sopra Brisbane, il quale sa tutto e alla fine svela il mistero. Meglio per
adesso lasciarlo intatto, inviolato. Il lettore ne seguirà lo svolgimento complesso e
affascinante in queste pagine magistrali.
Priestley stavolta ha scelto il modulo del romanzo fantascientifico per esercitare le sue
qualità di scrittore nel tratteggio minuto, attento, gustoso, di figure grandi e piccole, degli
ambienti più disparati, più ricchi di colore, e per darci la sua appassionata lezione sul
carattere degli uomini, sulle loro follie, sulle loro grandezze, sulle loro speranze.
Cottogni