Corpo a corpo |
Il ponte. Una struttura gigantesca governata da misteriose e invisibili autorità, una babele |
di lingue indecifrabili, un relitto del passato, un passaggio tra due rive ignote... Sul ponte |
la gente si divide in settori, si accalca, lavora, cammina, si sposta in bicicletta o in tram, |
si uccide e si ama... Sul ponte vive anche John Orr, ripescato dalle acque dopo un |
incidente, senza memoria e assegnato alle cure dell’enigmatico dottor Joyce. Questa è la |
sua realtà. O forse il suo sogno? La dimensione immateriale di un cervello imprigionato in |
un corpo ferito da un incidente... |
La scelta non è tra sogno e realtà, ma tra due sogni differenti. Uno è il mio sogno: il |
ponte e tutto ciò che ne ho tirato fuori. L’altro è il nostro sogno collettivo, il nostro |
immaginario consociato. Noi tutti viviamo in quel sogno: sogno americano, sogno |
dell’Occidente, sogno del Settentrione, o semplicemente sogno di tutti noi umani, sogno |
Vegetti |