Spade e Incantesimi. Il meglio dell'heroic fantasy italiana
Sull’onda del successo conseguito dai due precedenti volumi di questa serie che abbiamo
dedicato all’heroic fantasy, eccoci qui a presentarvi un terzo volume dedicato agli scrittori
di casa nostra che si sono cimentati in questo campo. Che in questo settore gli italiani
nulla abbiano da invidiare ai loro colleghi anglosassoni, è ormai un assunto ampiamente
risaputo da tutti gli appassionati. Ecco quindi presentata organicamente, e per la prima
volta in Italia, una panoramica sui migliori autori di fantasia eroica. I romanzi e racconti
inediti compresi in questo volume, pur attinenti tutti il medesimo genere, sono tra loro
estremamente diversificati, a riprova di una originalità di interpretazioni dello stesso tema
che va a tutto vanto della scuola italiana. Inoltre, la parte narrativa, estremamente
corposa, e integrata da diversi saggi sull’heroic fantasy italiana che prendono in esame il
settore sia dal punto di vista storico/bibliografico, che da quello critico/saggistico.

Claudio Asciuti: ”Giulio l’Uccisore”; Tullio Bologna: ”Le Quattro Porte”; Domenico
Cammarota jr.: ”La rivolta dei Pentecostali Neri”; Adalberto Cersosimo: ”La Ballata di
Tirivel”; Enzo Conti: ”Il Dito d’Oro”; Michele Martino e Daniele Bonelli: ”L’Eremita”; Adolfo
Morganti: ”La seconda notte di Uther”; Gianni Pilo: ”Il Dispensatore di Futuri”; Benedetto
Pizzorno: ”Lo Scrutatore del Buio”; Mariano Rampini: ”Velluto e Mogano”; Gianluigi Zuddas:
”Il ritorno di Lupa Bianca”; Sebastiano Fusco: ”Heroic Fantasy: la trasgressione totale”;
Domenico Cammarota jr.: ”Storia dell’Heroic Fantasy italiana” e ”Il mito dell’Heroic
Fantasy”.
Tellini