Sette accadimenti in Venezia |
Renato Pestriniero è nato nel 1933 a Venezia, dove lavora presso la filiale di una società |
svizzera di importexport. Ha esordito nel 1958 con il racconto I Silenziosi su Oltre il Cielo, |
dove ne pubblicò in totale tredici sino al 1960 tutti firmati con lo pseudonimo |
"Pi Erre". L'ultimo di essi, Una notte di 21 ore, venne ristampato nell'antologia Interplanet |
3 (La Tribuna, Piacenza 1963) e colpì l'attenzione dello sceneggiatore e regista Mario |
Bava che ne trasse poi il film Terrore nello spazio (1965). Seguì il terribile Compagno di |
viaggio in Interplanet 4 (La Tribuna, Piacenza 1964). Racconti tutti caratterizzati da una |
vena pessimistica e da un diffuso senso di angoscia. |
Pestriniero ha continuato a scrivere anche nei momenti più "depressi" per la fantascienza |
italiana, sviluppando contemporaneamente un attivo interesse per là pittura (naturalmen- |
te a soggetto fantastico e fantascientifico) con brillanti risultati: quindi ha pubblicato |
Aura, in Amore a quattro dimensioni (La Tribuna, Piacenza 1971), il bellissimo Quelli dei |
Quadri in Fanta-Italia (La Tribuna, Piacenza 1972), tradotto anche in francese, Una fossa |
grande come il cielo, in Universo e dintorni (Garzanti, Milano 1978), Inquinamento |
acustico, in Terre pericolose a cura di Brian Aldiss (Fanucci, Roma 1980). Suoi racconti |
sono stati pubblicati anche su La Collina, Il Subbio, e la Grande Enciclopedia della |
Fantascienza edita a fascicoli settimanali dalle Ed. Del Drago. |
Ha vinto nel 1979 il Premio Autori per l'Europa con L'ultima porta e il Premio Fucino con |
Nodi. Di recente, con l'apertura alla fantascienza di alcune riviste di divulgazione |
scientifica, ha confermato la qualità delle sue idee e del suo stile apparendo sulle pagine |
di Omni, Scienza 2000 e N ewton. È infine il vero autore de Il villaggio incantato (Libra, |
Bologna 1982) che in copertina reca il falso nome di E. A. van Vogt. |
Cottogni |