Venivano dalle stelle |
Un paese della "Bassa" emiliana: Alberone. Un giovane notaio, vedovo da poco, di una |
donna, Silvia, con la quale non vi era dialogo. |
Un ragazzino, Giuliano, figlio del protagonista, che "incontra" la mamma morta. Ma è |
veramente lei, Silvia, o il suo corpo è stato occupato da una entità cosmica "venuta dalle |
stelle" ? |
È il primo passo verso una vera e propria invasione dal cosmo. |
Gli UFO stanno sorvolando, invisibili anche ai radar, il nostro pianeta. |
Naufraghi di una esplosione cosmica, gli extraterrestri non chiedono che di abitare i corpi |
senza vita degli umani: la loro è una civiltà superiore, hanno molto da insegnarci. Ma |
necessitano di "involucri". |
Da Alberone, paese scelto a caso sulla carta geografica mondiale, gli extraterrestri |
dilagano. Ma l'uomo teme ciò che non conosce: e torna così a un Medioevo fatto di paure |
e di roghi. |
Quella che dovrebbe essere una pacifica e benefica penetrazione diviene una guerra |
cosmica, in cui tutti i terrestri si uniscono, per odio. E il grande rifiuto degli extraterrestri |
avrà luogo perche essi ricuseranno un mondo in cui non vi è amore . |
Nel racconto vivissimo, che può - a una superficiale indagine - apparire astratto, vi è |
acutissima l'analisi dell'animo umano, la solitudine del protagonista che, solo, comprende la |
portata dell'"occasione persa" dell'umanità; la "procedura" con cui le autorità |
borbonicamente reagiscono al pericolo; i piccoli mezzi coi quali una polizia di provincia |
ritiene di poter combattere entità cosmiche "venute dalle stelle". |
Scoppia la "Guerra Santa". Poi, la "Grande Amnistia" che ordina agli uomini di dimenticare |
le aberrazioni compiute. |
Resta l'odio del protagonista per una umanità cieca e ottusa: se il romanzo terminasse |
qui, non lascerebbe adito a speranze. Ma complice la figura di Giuliano, il ragazzino figlio |
del protagonista che "ha capito" e finge di "non sapere", ecco un magnifico finale a |
sorpresa, degno del miglior Orwell, del migliore Asimov… |
Cottogni |