La città volante |
D'improvviso, per uno strano maleficio o incantesimo, una città italiana, non specificata |
anche se facilmente riconoscibile, scompare tra le nuvole come sospinta dal vento, |
staccandosi con tutta la sua bellezza e la sua storia dalla pianura in cui da secoli si trovava. |
Gli abitanti così si svegliano una mattina in cielo, accettano di buon grado il loro destino e |
intraprendono a vivere una straordinaria avventura, che li condurrà a soluzioni estreme: |
abbandonano, per esempio, la parola per imitare il canto degli uccelli. Ma una "peste celeste" |
ben presto decima i cittadini e altri guai insorgono, liti e disagi, legati all'incredibile |
navigazione. Sono solo alcuni episodi di un'odissea che porterà la città a vagare in un |
firmamento che ribalta la quotidianità della Terra, come enfiata dalla leggerezza del sogno, |
sfiorata dall'insidia dell'ironia e del puro divertimento. La fiducia nell'immaginazione e nel suo |
potere di ricreare inventandolo il mondo sembra muovere il meccanismo narrativo di Roberto |
Pazzi, che dilata le dimensioni troppo strette del reale, qui come altrove nella sua opera, |
accentuandone la componente fantastica, i toni del fiabesco e dell'onirico, e recuperando |
uno spericolato piacere di narrare. La città volante è un romanzo di grande forza visionaria |
che nelle metafora dello sradicamento dalla Terra di un'intera città di oggi allude al contrasto |
universale fra realtà e sogno, al dilemma esistenziale fra quel che siamo e quel che vorremmo |
essere. |
Vegetti |