Ritorno alla Terra
«Villetta M 345/X», disse Sam Beryll, nato su Reddan nel 2.816; di professione colono. Il
cervello elettronico che guidava la turbovettura captò l’indirizzo e decise il percorso
migliore per arrivarci. Aveva risparmiato a lungo, Sam, per pagarsi questa vacanza di un
mese su Terra, progenitrice della razza umana. Terra era diventata un giardino di felicità,
un mondo senza problemi dove regnava l’automatismo più assoluto. Ma come Sam Beryll
doveva presto accorgersi, non tutto era così perfetto e piacevole come appariva all’inizio.
Dietro la facciata, si nasconde un mondo disumanizzato, nel quale l’uomo si agita più
come in una prigione che in un luogo di delizie e di vacanza. Ecco un romanzo di
fantascienza che ci descrive un futuro nel quale non siamo sicuri che vorremmo vivere.
Tellini