Il ritorno del dio Coyote
Di solito gli dèi se ne stanno lassù, nei loro Cieli irraggiungibili, e non si lmmischlano troppo
della vita degli uomini che magari finiscono per dimenticarli. Ma voi cosa fareste se, di
punto in bianco, il vostro dio, tanto per ricordarvi che esiste, vi entrasse a forza nella vita
e ve la sconvolgesse completamente? È quello che accade, in questo nuovo romanzo di
Christopher Moore, a Samuel Cacciatore, giovane e rampante agente assicurativo di
Santa Barbara. Il dio che irrompe con tanta energia nella sua vita tranquilla è Vecchio
Coyote, il grande Creatore degli indiani della tribù dei Corvi, nel Montana; un dio dalle
nobili origini, imparentato con dèi egizi e amico di Gesù, ma anche giocatore d'azzardo,
imbroglione, grande amatore e grande trasformista. Un dio che ama molto che si parli di
lui, ha strane abitudini (teme moltissimo l'olio) ed è disposto a tutto purché la gente
conosca e diffonda le sue storie. Anche a far innamorare Samuel di Calliope, la ragazza più
attraente e buffa di tutta la California, aizzando poi contro il malcapitato l'ex marito di lei,
un irascibile mototeppista. Così il povero Sam verrà trascinato suo malgrado in mille
avventure mozzafiato, in cui rischierà di perdere
tutto - veramente tutto - ma anche di guadagnare qualcosa di assolutamente unico: se
stesso. Chi conosce il primo romanzo di Moore, La commedia degli orrori, troverà nel
Ritorno del dio Coyote tutta la forza dirompente del suo umorismo e della sua fantasia,
insieme a una vena sottile di malinconia. Gli altri, invece, non devono far altro che
lasciarsi andare a un'indiavolata avventura on the road in cui ritroveranno la leggerezza
magica di un Terry Pratchett e il ritmo di Qualcosa di travolgente.
Cottogni