L'assedio
All’Istituto Centrale per le Malattie Mentali, Stephan Hoodlige sta mettendo a punto la
Sonda: un apparecchio che ha lo scopo di “scavare”, mediante impulsi elettrici, nella
psiche dei malati al fine di farne affiorare i ricordi o i traumi psichici che hanno causato
l’infermità mentale.
È una nuova conquista della scienza perché tramite l’indagine di questa macchina si potrà
studiare una giusta terapia che porterà alla guarigione del paziente. Ma la Sonda non è
del tutto pronta. Approfittando dell’apertura dell’anno accademico e con la collaborazione
degli studenti del suo corso, il professor Stephan Hoodlige si appresta a fare degli
esperimenti. Sottoporsi all’azione della Sonda non presenta alcun pericolo, al massimo può
far sognare, così gli studenti accettano di buon grado di collaborare. Il primo soggetto
sottoposto all’influsso della Macchina rivela una sorprendente preparazione su Omero:
descrive con allucinante verosimiglianza lo sbarco degli achei sulla riva di Troia. È un
successo: lo studente, infatti, una volta sveglio non è neppure in grado di ricordare
quando ha studiato Omero; non sa chi siano i personaggi così minuziosamente descritti;
non è in grado di ripetere che alcuni frammenti di una storia letta molti anni prima.
Qualche giorno dopo, un altro studente si sottopone alla Sonda e, la cosa lascia tutti
sbalorditi, riprende, infatti, a narrare di Troia, riallacciandosi perfettamente al racconto
lasciato in sospeso dal primo studente. La stessa cosa succede ad un terzo studente, poi
ad altri. Si tratta di suggestione collettiva? Da questa premessa ha inizio uno splendido
romanzo di una fantascienza un po’ insolita, inedita per gli appassionati. Una storia
condotta con un ritmo che non lascia respiro: azione, invenzioni, colpi di scena ad ogni
pagina, un finale travolgente.
Viviani