Volo di drago
La decalogia dei «Dragonieri di Pern», di cui «Volo di Drago» è la prima parte, è uno dei più
interessanti cicli narrativi che la fantascienza ha prodotto in questi ultimi anni
nel suo sforzo di rinnovamento interno, tematico e stilistico; è il tentativo ad ampio
respiro di creare «ex novo» una mitologia complessa e coordinata, che non sia un
semplice adattamento di mitologie «terrestri».
Esso è dovuto ad un nome nuovo, lanciato da John Campbell sulle pagine di «Analog»,
Anne McCaffrey, che si è rivelata scrittrice sensibile, originale e dalle notevoli doti
letterarie.
Sia i lettori che i critici statunitensi hanno testimoniato il loro apprezzamento per
quest'opera, i cui diversi capitoli sono apparsi in più riprese sulle riviste di Campbell: i primi
assegnando il Premio Hugo 1968 per il miglior romanzo breve alla parte iniziale del
romanzo; i secondi il Premio Nebulà 1969 per la stessa categoria all'ultima parte di esso.
Anne McCaffrey è stata così la prima donna a vincere i due massimi premi fantascientifici
americani e, col passare degli anni e con i successivi volumi del ciclo, ha portato a ben 14
i premi vinti a livello mondiale.
Cottogni