Il volo del drago |
Una creazione memorabile dove la fantascienza inventa una nuova mitologia. Un’opera |
vincitrice del Premio Hugo e del Premio Nebula. |
II terzo pianeta di Rubkat, una stella simile al Sole nel settore del Sagittario, era un luogo |
splendidamente adatto alla vita. E non appena l’uomo lo aveva scoperto, si era affrettato |
a colonizzarlo. La prima spedizione che si era insediata sul pianeta gli aveva dato il nome |
di Pern, senza badare allo strano corpo celeste che descriveva un’orbita irregolare nel |
sistema di Rubkat. Anzi, nel giro di poche generazioni, i coloni ne avevano dimenticato |
persino l’esistenza. Ma ogni duecento anni quel mondo vagante sfiora il mondo di Pem e |
ripropone in maniera terribile la sua presenza, propagando spore minacciose attraverso lo |
spazio, sottili fili d’argento che invadono l’atmosfera e distruggono tutto ciò con cui |
vengono in contatto. Per scongiurare queste incursioni, i coloni di Pern hanno creato una |
nuova specie, modellata sulle creature che popolavano le leggende del loro pianeta |
nativo: i Draghi. Queste possenti creature alate solcano i cieli e attraversano una |
dimensione in cui né spazio né tempo hanno più valore, dove ogni percezione fisica viene |
cancellata, tranne l’obiettivo che devono raggiungere. I Draghi di Pern sono l’unica |
salvezza contro la ciclica invasione dallo spazio, ma per allevare, addestrare e cavalcare |
un Drago, e soprattutto per guidarlo verso la sua destinazione, occorre avere facoltà |
mentali superiori. Da questa simbiosi unica si sviluppa l’ordine chiuso dei Dragonieri, geloso |
delle proprie tradizioni, che finisce per costituire una razza a sè. E insieme alle magnifiche |
creature che essi cavalcano, diventano protagonisti di una serie di avventure che si |
trasformano in leggenda. L’epopea narrativa dei Dragonieri di Pern, capolavoro assoluto di |
Anne McCaffrey, è il più ampio e coerente tentativo di creare una nuova mitologia con le |
risorse immaginative della fantascienza. |
Tellini |