I segugi di Tindalos
Chalmers è un uomo all’antica: uno scrittore di cose strane, occulte, “con l’animo
dell’asceta medievale” che “preferisce gli antichi manoscritti alle automobili, e i doccioni
gotici alla radio e agli elettrodomestici”. E un giorno quest’eremita scopre, nell’alta
solitudine del suo studio oppiaceo, una droga antichissima capace
di trasportarlo con la mente fino a un immaginabile passato. Ma da quell’era tenebrosa, da
quel miscuglio di caos antecedente la comparsa dell’uomo e la stessa
creazione del nostro universo, Chalmers riporta una terribile dannazione. Qualcosa lo ha
fiutato… Entità terribilmente fameliche si sono messe sulle sue tracce:
sono i Segugi di Tindalos, gli esseri-demonio da cui ciò che noi definiamo crudeltà non è
neppure preso in considerazione, perché essi sono infinite volte più spietati. E per
Chalmers (ma, in fondo, per tutta la realtà), comincia l’inseguimento, via via più
allucinante e disperato.

I Segugi di Tindalos (1929) è uno dei più noti e agghiccianti racconti di Frank Belknap
Long, l’autore americano oggi settantenne che fu amico e “discepolo”
di H.P. Lovecraft. In questo volume presentiamo, raccolte in ordine cronologico, altre
venti sue storie, in un arcdo di tempo che spazia dal 1924 al 1944: un ventennio di
fantasie macabre, racconti fantastici, avventure soprannaturali che rievocano, per il
lettore d’oggi, l’epoca d’oro del weird tale novecentesco.
Fabriani