Lontano dal pianeta silenzioso |
Oxford, 1937: nell’appartamento di C.S. Lewis al Magdalen College, J.R.R. Tolkien e il |
padrone di casa leggono a un gruppetto di amici che si riuniscono regolarmente il giovedì |
sera alcuni capitoli dei romanzi che stanno scrivendo: Il Signore degli Anelli e Lontano dal |
pianeta silenzioso. Le due grandi saghe fantastiche sono infatti nate e cresciute in |
parallelo – e come fondandosi su una stessa constatazione: «Ho paura» aveva detto C.S. |
Lewis a Tolkien «che se vogliamo leggere storie come piacciono a noi, dovremo |
scrivercele». Le storie che piacciono a Lewis sono quelle in cui l’invenzione del narratore e |
la passione dialettica dell’apologeta si combinano per dare vita a una sorta di mito |
moderno. Lontano dal pianeta silenzioso racconta l’avventura di Elwin Ransom, professore |
di filologia in vacanza, che due scienziati rapiscono per un loro losco disegno e |
trasportano sul pianeta Malacandra. Sfuggito ai rapitori il giorno stesso dello sbarco, solo |
in un mondo dalle tinte di acquerello, dove le foreste sono labirinti di fragili steli violetti alti |
dodici metri, Ransom incontra Hyoi, del popolo dei hrossa, agricoltori e poeti dal nero |
corpo lucente, e gli altri abitanti del pianeta: gli altissimi e sapientissimi sorn e i pfifltriggi |
simili a ranocchi, maestri di tutte le arti della pietra e del metallo. Scoprendo, con il loro |
aiuto, i segreti del pianeta Malacandra, Ransom scoprirà anche il segreto della Terra, il |
«pianeta silenzioso» che da millenni ha cessato di conversare con gli altri mondi. |
Lontano dal pianeta silenzioso (1938), già apparso in Italia nel 1951, viene qui riproposto |
in una nuova traduzione. |
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