Il mago di Earthsea
Ambientata in un mondo di arcipelaghi e di vasti oceani, l’affascinante Saga di Earthsea narra
la storia di Ged, giovane pastore dell’isola di Gont, che ha in sé misteriosi poteri e in futuro è
destinato a diventare un grande arcimago, attraverso memorabili imprese. Il racconto delle
sue gesta è diviso in tre parti: Il mago di Earthsea narra le prime avventure di Ged, quando,
ancora fanciullo, inizia a imparare l’uso delle arti magiche come apprendista al seguito dei
grandi maghi dell’Arcipelago. Ged, che assumerà poi il nome di Sparviero, è destinato a
divenire un grande domatore di draghi e un riverito arcimago, ma molti sono gli errori che
commetterà spinto dal desiderio di imparare troppo in fretta; e infatti, l’uso poco saggio dei
suoi poteri magici aprirà uno spiraglio nel mondo dei morti e farà comparire l’Ombra della sua
stessa morte che cercherà di afferrarlo nella sua morsa e di annientarlo.
E in seguito, ne Le Tombe di Atuan, egli dovrà intraprendere la ricerca della metà mancante
del mitico anello di Erreth-Akbe, che fa parte del favoloso tesoro custodito nell’inaccessibile
labirinto di Atuan, perché finché l’anello rimarrà diviso, Earthsea non potrà ritrovare la pace e
l’unità. E infine, ne La spiaggia più lontana, Arren, il giovane principe della più antica casata
di Earthsea, verrà ad avvertire l’Arcimago Ged, ormai famoso presso tutte le genti, di un
terribile flagello, ovvero la scomparsa della magia dalle terre del Nord. Per scoprire da dove
venga questa minaccia, Ged e Arren partono per un viaggio che sarà una vera e propria
odissea attraverso la miriade di isole e di popoli di Earthsea, fino a giungere all’ultima spiaggia
a Selidor, l’isola all’estremità del mondo, dove risiedono i draghi ed ancora più oltre, in un
luogo desolato da cui nessuno ha mai fatto ritorno.
L’allegoria che si cela dietro le gesta di Ged, ovvero il drammatico e irrinunciabile rapporto tra
le forze della luce e quelle delle tenebre, permettono di paragonare questo ciclo narrativo ai
più grandi capolavori della letteratura fantastica, primo fra tutti Il Signore degli Anelli di J.R.R.
Tolkien, perché, come afferma Ursula Le Guin: “Il mondo e l’ombra, la luce e le tenebre sono
un tutt’uno, i due poli dell’Equilibrio. La vita nasce dalla morte e la morte dalla vita, nella loro
opposizione esse rinascono in continuazione...”
Viviani