Il lastrico dell'inferno
La scoperta di un trattamento che blocca, nei criminali, l'impulso a delinquere, viene
invece utilizzata dalle grandi industrie produttrici di beni di consumo per impedire alla
clientela di acquistare i prodotti della concorrenza. Il risultato è una precaria coesistenza
fra diverse « dittature di consumo » e il romanzo è la storia di un Immune, un suddito su
cui il trattamento non ha avuto effetto, che si trova a lottare insieme Opachi altri
refrattari come lui contro un mondo di fanatici, di visionari, di ossessi.
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Prendere certi aspetti, certe tendenze della società di oggi e vedere che cosa
succederebbe portandoli fino alle estreme conseguenze logiche, è sempre stato il tipo di
esperimento preferito dai grandi scrittori avveniristici. Così ha fatto Wells in vari romanzi,
casi hanno fatto Huxley nel « Mondo nuovo » e Orwell in « 1984 ». Lo stesso metodo
segue ora Damon Knight descrivendo questa sua agghiacciante « società di domani »'
dominata da quelle cattedrali moderne che sono i Grandi magazzini e i supermercati e
popolata di « clienti » passivi e terrorizzati, che odiano a morte le marche « nemiche »,
vedono il diavolo in chi non spende e non spreca, trattano i venditori come sacerdoti.
Visitando con il protagonista del romanzo i vari gironi di questo inferno commerciale, il
lettore non tarderà tuttavia a riconoscere molti segni che sono già apparsi nel cielo della
nostra società del benessere: la pubblicità ossessiva, le rate, i concorsi a premio, la
spietata concorrenza fra i prodotti, e quel processo di condizionamento, quella continua
sollecitazione al consumo che fanno ormai parte della nostra vita d'ogni giorno.
Tellini