La fine dell'eternità |
Nella segreta, ristrettissima casta degli Eterni, un Tecnico è come un chirurgo: glaciale, |
preciso, impietoso, «opera» sui secoli e sui millenni, modificando minuscoli particolari della |
realtà. Un barattolo spostato, una lettera non spedita, un appuntamento mancato, e tutto il |
corso successivo della storia sarà diverso, miliardi di uomini non saranno mai esistiti, terribili |
guerre saranno state evitate, funeste invenzioni resteranno ininventate. Una nobile missione, |
che ha il solo fine di assicurare all’umanità uno sviluppo pacifico, armonioso, razionale; così, |
per lo meno, crede il Tecnico Harlan, finché il suo lavoro lo mette, letteralmente, davanti a |
sé stesso. E a questo punto gli si forma attorno un gioco di specchi dove passato, presente |
e futuro, realtà e irrealtà, possibile e impossibile si mescolano in un vortice in apparenza |
insensato, ma di cui toccherà a lui dipanare il senso profondo e decisivo. |
Tellini |