L'ultimo vessillo
socialdemoeratici americani e inglesi. La qual cosa appare piuttosto eccessiva anche se
consideriamo il periodo in cui questo volume è stato scritto anzi, soprattutto se
consideriamo il periodo in cui è stato scritto, quello immediatamente precedente la
seconda guerra mondiale. Ma il pregio maggiore di questo libro è costituito dalla forza e
dal realismo su cui si basa: sull’immagine di una Europa distrutta e percorsa da bande di
soldati che continuano una guerra ormai finita da tempo. sulla visione finale di un’America
che, dopo aver dato il via al bombardamento nucleare, ne ha sopportato le conseguenze
e si dibatte malgrado la apparente potenza in una spaventosa crisi di disoccupazione, e
soprattutto la compattezza e la abilità della Quarta Brigata, stretta intorno alla magnetica
figura del Tenente fino all’ultimo. Si tratta, probabilmente. di uno dei gruppi comunque
militari più riusciti e indimenticabili che la science fiction abbia mai espresso, lontanissimo
dall’eroica e superumana Legione dello Spazio di Williamson, come
dall’esercito-caleidoscopio del quale Harry Harrison si è servito nel suo magistrale Eroe
Galattico per coprire di ridicolo i peggiori difetti dell’umanità. E proprio dallo scontro e
dall’inconciliabilità di queste due posizioni (quella satirica e illuminata di Harrison e questa
di Hubbard, tragicamente epica e nazista) si può comprendere la vastità e la validità della
fantascienza nella quale possono coesistere concezioni e ideologie in assoluta antitesi,
eppure, in casi come questo, sempre ad alto livello: Final Blackout è un romanzo spietato
e ideologicamente assai discutibile ma senza dubbio al di sopra della maggior parte delle
opere del genere, è un romanzo che potrà provocare discussioni senza fine ma che proprio
in questo trova un motivo di lettura e di critica stimolante per tutti: per coloro che
desiderano dalla science fiction avventure e azione (e senza dubbio questo romanzo ne
abbonda) e per coloro che al contrario desiderano opere impegnate e valide. E, a
prescindere dalle idee e dalle opinioni che ciascuno ha, non si può negare l’interesse e
l’efficacia di un romanzo che è finora la massima espressione di un autore tormentato e
imprevedibile.
Tellini
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